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PERUGIA Archivio - Orchestra Cherubini e Riccardo Muti


Perugia. Sabato 3 marzo 2007 ore 21.00, al teatro Morlacchi, gli Amici della Musica di Perugia presentano uno straordinario concerto di Puccini Preludio sinfonico in la maggiore con l’Orchestra Cherubini diretta da Riccardo Muti.
Rota: Concerto per pianoforte e orchestra in mi minore - Piccolo mondo antico (David Fray, pianoforte). Dvorak: Sinfonia n. 5 in fa maggiore op. 76.
Un grande ritorno a Perugia di Riccardo Muti con la sua creatura sinfonica, l’Orchestra Cherubini che riunisce il meglio della gioventù musicale italiana. Una festa della grande musica celebrata da uno dei massimi interpreti del nostro tempo.

Informazioni e prevendita biglietti: Orario: 10,00-13,00 16,00-18,00 dal Lunedì al Venerdì; 10,00-13,00 il Sabato tel. 075 5722271, Fax 075 5725264, Last minute 338.8668820. Prevendita on-line: Vivaticket.

Apprfondimenti

RICCARDO MUTI (note biografiche)

Nasce a Napoli nel 1941 dove si diploma presso il Conservatorio di San Pietro a Majella. Al “Giuseppe Verdi” di Milano, in seguito, consegue il diploma in Composizione e Direzione d’orchestra. Nel 1967 vince il Premio Cantelli per giovani direttori d'orchestra. Dal 1968 al 1980 è stato direttore principale e direttore musicale del Maggio Musicale Fiorentino.

Già nel 1971, però, Muti viene invitato da Herbert von Karajan sul podio del Festival di Salisburgo, inaugurando una felice consuetudine che lo porterà, nel 2001, a festeggiare i trent’anni di sodalizio con la manifestazione austriaca. Gli anni settanta lo vedono alla testa della Philharmonia Orchestra di Londra (1972-1982), dove succede a Otto Klemperer; quindi, tra il 1980 e il 1992, eredita da Eugène Ormandy l’incarico di Direttore Musicale della Philadelphia Orchestra.

Dal 1986 al 2005 è Direttore Musicale del Teatro alla Scala: prendono così forma progetti di respiro internazionale, come la proposta della trilogia Mozart-Da Ponte e la tetralogia wagneriana. Accanto ai titoli del grande repertorio trovano spazio e visibilità anche altri autori meno frequentati: pagine preziose del Settecento napoletano e opere di Gluck, Cherubini, Spontini, fino a Poulenc, con quei Dialogues des Carmélites che gli sono valsi il Premio Abbiati della critica. Il lungo periodo trascorso come direttore musicale dei complessi scaligeri culmina il 7 dicembre 2004 nella trionfale riapertura della Scala restaurata dove dirige l’"Europa riconosciuta" di Antonio Salieri.

Nel corso della sua straordinaria carriera Riccardo Muti dirige molte tra le più prestigiose orchestre del mondo: dai Berliner Philharmoniker alla Bayerischen Rundfunk, dalla New York Philharmonic all’Orchestre National de France alla Philharmonia di Londra e, naturalmente, i Wiener Philharmoniker, ai quali lo lega un rapporto assiduo e particolarmente significativo, e con i quali si esibisce al Festival di Salisburgo dal 1971.

Nel 2004 fonda l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, formata da giovani musicisti selezionati da una commissione internazionale fra oltre 600 strumentisti provenienti da tutte le regioni italiane.

La vasta produzione discografica, già rilevante negli anni Settanta e oggi impreziosita dai molti premi ricevuti dalla critica specializzata, spazia dal repertorio sinfonico e operistico classico al Novecento.



“Vorrei restituire al mio Paese ciò che da esso e dai suoi grandi maestri ho ricevuto: costruire un’orchestra di giovani talenti italiani che, dopo il conservatorio, in tre anni di attività possano apprendere il significato dello stare in orchestra, del dare il proprio contributo ad una compagine sinfonica od operistica, acquisendo piena consapevolezza di un ruolo che certo non è meno importante di quello solistico”.

Ispirata dalla volontà e dal desiderio di Riccardo Muti, suo fondatore, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, assumendo il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo (Beethoven stesso lo considerava il più grande della sua epoca) vuole sottolineare, insieme ad una forte identità nazionale, la propria inclinazione ad una visione europea della musica e della cultura.

Orchestra di formazione, la “Cherubini” si pone quale strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale. Gli 80 giovani strumentisti, provenienti da tutte le regioni italiane e scelti tra oltre 600 aspiranti attraverso audizioni e selezioni effettuate nel corso di due anni da una commissione presieduta dallo stesso Muti, saranno integrati dai migliori allievi della Scuola di Fiesole, sulla base di un protocollo di intesa siglato tra l’Orchestra Cherubini e la prestigiosa istituzione di formazione musicale.

Il percorso di crescita è articolato in periodi di studio che trovano sempre esito concreto nel momento del confronto con il pubblico. “Solo in questo modo è possibile - spiega Riccardo Muti – dare spazio all’entusiasmo e al talento di questi giovani musicisti abituati in conservatorio ad affrontare solo marginalmente il momento delle esercitazioni orchestrali, nonché, a causa di programmi troppo spesso antiquati, a trascurare autori fondamentali per il loro sviluppo artistico”.

La “Cherubini”, nata nel 2004, è gestita dall’omonima Fondazione - sostenuta da “Arcus”, “Progetto Italia” di Telecom, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Camera di Commercio di Piacenza - e divide la propria sede tra il Teatro Municipale di Piacenza e, quale residenza estiva, il Ravenna Festival.




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